Il documentario si rivela sin da subito divertente e rivelatorio. In più hanno particepato alla realizzazione degli amici, quindi un'opera che consigliamo e che abbiamo apprezzato moltissimo.
L'Ombra invece si appresta a girare un nuovo lavoro sul tema del precariato e della condizione di disoccupato che affligge il nostro paese come la peste.
In questi giorni si stanno preparando i dettagli logistici e di completamento del cast e delle location. Si tratta di un lavoro di passaggio, che durerà meno di 10 minuti.
Per ora i nomi sicuri che daranno vita ai personaggi della sceneggiatura sono Serena Cercignano per la prima volta in una produzione de L'Ombra Somigliante, Alessandro Luperi, Ranieri Del Testa e i due membri del consiglio Fabrizio Papotto e Giovanni Marino.
La
precarietà è si una piaga che porta molti giovani e non alla
disoccupazione, all'assenza di un
lavoro e quindi alla mancanza di sostanza economica per poter vivere
la propria vità, ma più in profondità il precariato diventa uno
stato mentale che agisce sull'esistenza delle persone e si manifesta
non come mancanza di soldi o occupazione, ma come incertezza,
disillusione, perdità di ogni speranza in sé e negli altri,
angoscia e rabbia.
Un
sistema che si basa sul precariato è un sistema secco che recide i
germogli della civiltà.
E'
un sistema che stupra i prorpi figli accarezzandoli. E' un sistema
incestuoso, brutale e violento. La ricerca della radice del problema
va oltre lo scontro politico, che diventa secondario, essa s'incentra
su una lettura culturale.
La stravagante similitudine che mi viene in mente pensando a questo momento storico è come quando gli Stati Uniti hanno mandato al macello e poi al manicomio tutta una generazione di giovani, nella guerra del Viet-nam, mostrando come uno stato può puntarsi una pistola alla tempia, così nel nostro paese assistiamo allo sterminio di giovani generazioni e di un paese che si sta suicidando.
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